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Il Borgo di Gruyére
Se fra le tue passioni c’è quella di fare un tuffo nel passato, questo luogo farà sicuramente al caso tuo.
Non è concesso portare con se spade o mazze ferrate (Leo era poco contento), ma sono ben accette le capre, simbolo di questa roccaforte (più avanti vi spiegheremo il perché).
Quindi… Partiamo…
Prima di iniziare il tour, quello che principalmente preoccupa di più è: ma ci sarà parcheggio?
Sono a disposizione due parcheggi a pagamento (1.-/h – 10.- per passare la notte in Van) abbastanza grandi e distribuiti su due livelli. Quello inferiore più grande per auto e camper, quello superiore per auto e bus. Il nostro consiglio è quello di arrivare alle 9 di mattina (quando siamo rientrati verso le 15 c’era letteralmente il finimondo).
Veicolo fermo al posteggio inferiore, pronti a salire verso la cittadina arroccata. Potrete percorrere due vie. Sulla destra potrete percorrere, seguendo la strada asfaltata, una via più morbida che vi porterà al parcheggio superiore e poi all’entrata del borgo. Noi abbiamo optato per la via pedonale che sale a sinistra (un po’ in salita) che vi farà accedere alla piazza da una piccola via, dove troverete una statua dedicata alla leggenda di Gruyére.
Alle 9 di mattina la piazza si sta lentamente svegliando, i negozietti iniziano ad aprire e qualche ristorante a fare i primi caffè. Vi consigliamo di dirigervi verso la roccaforte e iniziare il tour del museo fintanto che non c’è ancora un fiume di turisti. Il costo per gli adulti è di 12.- a testa (in fondo al blog troverete i link utili). Pagata l’entrata sarete liberi di muovervi per tutto il sedime del castello o seguire il percorso tra le mura. Prendendovi il giusto tempo, in 2 ore avrete concluso la visita e potrete dirigervi verso un ristorante. Noi abbiamo scelto di mangiare la fondue al tartufo e un tagliere di carne secca della regione all’Auberge Halle (link a piè di pagina – vi consigliamo di riservare). Ristorante di piatti tipici e con una grande varietà di fondue, non è proprio a buon mercato, ma ormai i prezzi turistici sono anche questo.
Per gli amanti dei musei ci sono, oltre al castello, due mostre che si possono ammirare. La prima, forse la più famosa e bizzarra, vi farà immergere nel mondo di Alien vs Predator (Giger), mentre la seconda vi trasporterà nel mondo tibetano (link in fondo alla pagina).
Per chi come noi si sposta in van o in camper, ci sentiamo di consigliarvi vivamente di non sostare nell’unico camping della zona. Forse ci è andata male, forse il destino ha voluto un po’ ostacolarci, nonostante il signore con cui abbiamo interagito sia stato gentile, il paragone prezzi benefici era letteralmente fuori di testa. 43.- per dei servizi igienici sporchi condivisi uomini e donne, acqua delle docce tiepida e se volevi acqua calda per lavare i piatti la pagavi 1.-/30 minuti. Questo succede nel periodo invernale è vero, ma non abbiamo grosse speranze che sia diverso nel resto dell’anno. Quindi se avete un veicolo dove dormire vi consigliamo di salire e sostare nel parcheggio inferiore il borgo per 10.- la notte.
Bene, prima di lasciarvi alla sezione dei link utili, come promesso vorremmo accennarvi del perché le capre siano così importanti a Gruyéres. Vengono raccontate le più variopinte leggende su questo aneddoto, a noi piace il seguente e vorremmo quindi condividerlo con voi.
Siamo attorno al 1100 e gli uomini e i giovani del borgo sono impegnati in guerra lontano da casa. Si presenta quindi un’opportunità per gli eserciti di Berna e Friburgo di assediare e conquistare il castello di Gruyére. Sottovalutando la situazione attaccarono il Borgo dove però, con loro stupore, si trovarono davanti il doppio del loro esercito. Cessarono immediatamente il loro attacco e ritirarono le truppe. Ma come fù possibile avere così tanti uomini sulle mura del castello se la gran parte delle forze era impegnata altrove?
Le donne, mai sottovalutare le donne! Ebbero la grandiosa idea di prendere le capre, infilzare sulle corna due candele accese per simulare delle fiaccole e di attaccare alle loro code pezzi di metallo ad imitarne il rumore delle armature. Ai tempi era facile immaginare che un qualche tipo di sortilegio avvolgesse le mura e quindi le donne con ingegno e il supporto delle capre, difesero Gruyére. Se solo il nemico potesse saperlo. Una bella storia, che ne dite?